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Quanto sono stati attivi i bambini ungheresi durante le restrizioni imposte dalla pandemia di COVID-19?

Quanto sono stati attivi i bambini ungheresi durante le restrizioni imposte dalla pandemia di COVID-19?

10/09/2021

A metà marzo 2020, a causa dell'epidemia di coronavirus, una serie di restrizioni sono entrate in vigore in Ungheria. Di queste, ciò che ha maggiormente colpito gli studenti è stata la chiusura delle scuole, che ha portato con sé l'inizio della didattica a distanza. Inoltre, la chiusura delle aree giochi e dei parchi urbani, insieme al divieto di allenarsi in gruppo, hanno messo a dura prova anche le famiglie.

A metà maggio 2020, la Federazione Ungherese dello Sport Scolastico (HSSF) ha lanciato un sondaggio online con per esaminare in quale modo le restrizioni introdotte hanno influenzato l'attività fisica dei bambini in età scolare (6-18 anni). Un totale di 2626 studenti (ragazzi: 1243, 47,3%) ha partecipato all'indagine (età media: 13,3 ± 0,56 anni).

  • Una percentuale molto bassa di studenti ha raggiunto il livello minimo raccomandato di 60 minuti al giorno di esercizio fisico di intensità da moderata a vigorosa (16,3% delle ragazze, 23,8% dei ragazzi). Questo significa circa 1 su 6 ragazze e 1 su 4 ragazzi.
  • Lo stesso tasso era migliore per i bambini con età minore (6-10 anni), che vivono nei villaggi, e per quelli con un cane o un giardino di proprietà. La percentuale di studenti che sono stati ufficialmente in quarantena è del 14,3% (circa 1 su 7).
  • Gli studenti hanno giocato per una media di 2,7 ore all'aperto nei giorni feriali e una media di 3,3 ore durante il fine settimana.
  • Il tempo trascorso davanti allo schermo ha superato in modo significativo il massimo di 2 ore al giorno raccomandato per questa fascia di età (media: 3,7 ore nei giorni feriali, 3,5 ore nel fine settimana). È insolito, ma non sorprendente, il fatto che gli studenti abbiano trascorso più tempo seduti di fronte ad uno schermo soprattutto nei giorni feriali rispetto al fine settimana, come risultato della didattica a distanza.
  • Gli studenti che hanno seguito un’agenda organizzata su base giornaliera, durante la didattica a distanza, sono stati il doppio di quelli che non avevano una routine riguardante il raggiungimento dei livelli minimi di attività fisica raccomandati (31,3% vs. 14,7%) e che trascorrevano minor tempo davanti ad uno schermo (giorno feriale medio: 3,2 ore vs. 4,5 ore, fine settimana: 2,9 ore vs. 4,3 ore).
  • Più di un quarto (27,9%) degli studenti ha dichiarato di non aver mai frequentato una lezione di educazione fisica online. Dall’altra parte, invece, il 36,5% era spesso o sempre molto attivo nelle lezioni di educazione fisica online.
  • Le attività più popolari tra gli intervistati sono state quelle all'aperto. La camminata, l’andare in bicicletta e la corsa erano tra le prime tre scelte.

Alla luce dei risultati e dell'esperienza acquisita durante l'epidemia, in linea con le raccomandazioni della Federazione Europea delle Associazioni di Educazione Fisica (EUPEA) pubblicata nel giugno 2020, è molto importante che l'educazione fisica venga svolta con gli studenti quotidianamente anche nel contesto della didattica a distanza. L'educazione fisica scolastica è parte integrante del curriculum nazionale di base, come materia e campo di studio al pari di qualsiasi altra materia di istruzione generale, pertanto trascurare le lezioni, ridurre il numero di ore risulta illegittimo e immorale, e mette anche a rischio la salute degli studenti nel lungo termine. Riteniamo sia importante che l'educazione fisica scolastica, e le lezioni sportive dei giovani, siano svolte da insegnanti (insegnanti di educazione fisica ed educatori speciali) adeguatamente qualificati e preparati a svolgere le attività con il gruppo di studenti in questione, anche in caso di emergenza epidemiologica. Nel caso del programma di didattica a distanza, sono necessari compiti di apprendimento settimanali sincroni e asincroni connessi tra di loro, che gli studenti devono eseguire ricevendo regolarmente riscontri e valutazioni dai propri insegnanti. Nello stesso tempo, è necessario che i compiti di apprendimento siano molto flessibili in modo tale che ogni studente possa portarli a termine nel rispetto dei propri tempi dettati dalle circostanze. È importante incoraggiare gli studenti nell’utilizzo di diversi mezzi di trasporto attivo (ad esempio, scooter, bicicletta, a piedi) e richiamare l'attenzione dei genitori sull'importanza di una routine nel contesto della didattica a distanza, soprattutto per gli studenti della fascia di età delle scuole superiori! In questo modo, siamo in grado di aiutare i giovani nel mantenimento di adeguati livelli di attività fisica anche durante le restrizioni, favorendo così uno stile di vita sano.

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